ON PREMISE VS CLOUD: Vantaggi e Svantaggi ON PREMISE VS CLOUD: Vantaggi e Svantaggi

ON PREMISE VS CLOUD: Vantaggi e Svantaggi

Pubblicato il 18 Gennaio 2024
5 minuti di lettura

Nell’era digitale, le imprese si trovano di fronte a un bivio: optare per la tradizionale soluzione di mantenere in casa (on premise) i sistemi informativi o abbracciare l’innovativa agilità del cloud. La scelta di una soluzione on premise vs cloud non solo plasma l’infrastruttura tecnologica di un’organizzazione, ma ha implicazioni a lungo termine che contribuiscono a definire la sua direzione strategica.

In questo articolo, esploreremo caratteristiche, vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni, fornendo alle figure decisionali le informazioni essenziali per scegliere l’infrastruttura IT più adatta alle necessità e agli obiettivi di sviluppo della loro organizzazione.

Prima del Cloud: la gestione del data center

Prima dell’introduzione del cloud computing, le organizzazioni dipendevano esclusivamente dalle soluzioni on premise per la gestione dei data center. Ciò significa ospitare e gestire l’intera infrastruttura IT con i suoi server all’interno delle proprietà fisiche dell’azienda.

In questo approccio, l’azienda possiede e controlla direttamente l’hardware, il software, la rete e i dati, assumendosi la responsabilità della manutenzione, dell’aggiornamento, dell’applicazione delle misure di sicurezza e della gestione di tutti gli aspetti operativi legati al data center.

L'ascesa del Cloud: un cambiamento necessario

Il modello on premise presenta limitazioni significative, soprattutto in termini di costi e obsolescenza dell’hardware. Infatti, in media ogni tre anni si rende necessario un rinnovo delle macchine, che comporta investimenti continui per restare al passo con l’evoluzione.

Il modello del cloud nasce come risposta a queste criticità e consiste nella fornitura di risorse informatiche (server, storage, database, reti, software, analisi e intelligenza artificiale) tramite Internet: un’alternativa più efficiente e meno costosa, grazie all’outsourcing sia dell’hardware che della gestione dei data center.

Riduzione dei costi e efficienza con il Cloud

Il cloud ha rivoluzionato il modo in cui le aziende accedono e utilizzano le risorse IT, riducendo la necessità di gestire fisicamente l’hardware. Sebbene molti aspetti della gestione del software di base e degli aggiornamenti di sicurezza siano semplificati, le aziende devono comunque assicurarsi di rispettare le normative vigenti sulla protezione dei dati e la sicurezza delle informazioni.

Questo modello permette di ridurre significativamente i costi, sia in termini di hardware che di tempo necessario per implementare un data center. Ad es. se un’azienda necessita di infrastruttura IT per un nuovo progetto, il cloud consente di ottenere immediatamente le risorse richieste, senza i lunghi tempi di attesa e i costi associati alla configurazione di un data center on premise.

Scalabilità e flessibilità nel Cloud

Uno degli aspetti più rivoluzionari del cloud è la sua capacità di scalare risorse dinamicamente. Databricks, una piattaforma dedicata all’analisi di big data che opera unicamente nel cloud, sfrutta ad es. questa caratteristica per consentire alle aziende di implementare rapidamente centinaia di macchine virtuali. Ciò permette di eseguire calcoli distribuiti su larga scala, ottimizzando i costi e aumentando l’efficienza operativa.

La flessibilità rappresenta un vantaggio rispetto al modello on premise, dove le risorse spesso rimangono inutilizzate o diventano obsolete. Per garantire che l’azienda possa far fronte ai picchi di carico, spesso infatti si acquista più capacità del necessario. Al di fuori dei picchi, la capacità in eccesso rimane inutilizzata ma onerosa, mentre l’hardware può richiedere costosi aggiornamenti per restare al passo con le tecnologie.

Sicurezza e privacy: le sfida del Cloud

Nonostante i vantaggi, molte aziende restano diffidenti nei confronti del cloud, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei dati. Il timore che le informazioni possano finire su server non completamente sotto il controllo dell’azienda è una preoccupazione reale.

Tuttavia, i fornitori di cloud hanno introdotto soluzioni avanzate di crittografia, garantendo che i dati siano accessibili solo a chi possiede le chiavi di decrittazione. Oltre a questo, certificazioni di sicurezza, come quelle offerte da Microsoft, forniscono ulteriori garanzie.

Soluzioni ibride: il miglior equilibrio?

Altre aziende optano per soluzioni ibride. In questa configurazione, un’azienda mantiene alcune delle risorse IT essenziali, come server e storage, all’interno delle sue strutture fisiche, garantendo un controllo diretto e completo su questi asset critici. Allo stesso tempo, integra servizi basati su cloud per altre funzionalità, come potenza di calcolo aggiuntiva, storage scalabile o applicazioni specifiche.

Il modello ibrido offre il vantaggio di una maggiore sicurezza e controllo delle risorse on premise, pur beneficiando della scalabilità, dell’efficienza dei costi e dell’innovazione continua offerti dai servizi cloud. È particolarmente utile per le organizzazioni che hanno bisogno di conformarsi a rigide normative sulla privacy e sicurezza dei dati, ma che desiderano anche sfruttare la flessibilità del cloud per specifiche operazioni o esigenze di espansione.

Il multi-cloud e la gestione della complessità

Esistono anche soluzioni che implicano l’uso di più piattaforme cloud, spesso fornite da provider diversi. L’approccio multi-cloud permette alle aziende di ottimizzare le loro risorse scegliendo i servizi migliori da ciascun fornitore, ad es. per sfruttare funzionalità esclusive, ottenere prezzi più vantaggiosi o ridurre la dipendenza dal singolo fornitore.

Tuttavia, la gestione di più ambienti cloud può comportare sfide in termini di complessità. Questa si manifesta nella necessità di coordinare e integrare servizi, gestire più contratti e accordi di livello di servizio (SLA) e assicurare sicurezza e conformità. Inoltre, la necessità di avere competenze tecniche per gestire ambienti cloud diversi può aumentare i costi operativi e richiedere investimenti in formazione e sviluppo del personale IT.

Una gestione razionale delle risorse nel Cloud

La facilità con cui si possono creare risorse nel cloud può portare rapidamente a una gestione caotica e frammentata dei sistemi informativi. Perciò è fondamentale adottare un metodo e un’architettura tecnica che permettano un utilizzo razionale delle risorse.

L’adozione di una disciplina strutturata come l’Enterprise Application Integration (EAI), attraverso un prodotto come l’Enterprise Service Bus (ESB), si inserisce perfettamente in questo contesto: è una soluzione strategica per orchestrare al meglio risorse e processi, consentendo una crescita ordinata delle risorse informatiche. Vediamo in breve di cosa si tratta.

EAI: l’integrazione che va oltre i dati

Molte aziende si sono tradizionalmente concentrate sull’integrazione dei dati. L’EAI sposta il focus sull’integrazione applicativa, un concetto più ampio e organico. Non si tratta solo di trasferire informazioni da un sistema a un altro, ma di creare un ecosistema in cui applicazioni diverse comunicano fra loro attraverso un middleware (ESB) e collaborano come se fossero parti di un unico organismo, grazie alla virtualizzazione delle funzionalità applicative.

Fluidità e organicità sono gli obiettivi primari che l’EAI si pone, assicurando che tutte le applicazioni non solo coesistano ma cooperino in maniera integrata e armonica. Ciò assicura che le aziende riescano a mantenere un controllo simile al modello on premise, mentre sfruttano flessibilità e scalabilità del cloud, creando un ambiente IT che è più grande della somma delle sue parti.

Governance e compliance nel modello EAI

Una struttura EAI ben organizzata consente di implementare modelli di governance e compliance aziendali efficaci e sicuri. Contrariamente all’adozione di molteplici soluzioni stand-alone, che possono rendere la gestione della sicurezza un incubo, l’architettura enterprise facilita l’implementazione di controlli di sicurezza omogenei, sia per le risorse on premise che in cloud.

Ciò garantisce che anche i processi di DevOps (che mirano a unificare e ottimizzare lo sviluppo software con le operazioni IT) siano al sicuro all’interno di un ambiente controllato, evitando le trappole della disorganizzazione e dell’ingovernabilità che nascono tipicamente dall’acquisto impulsivo di soluzioni ad hoc per ogni nuova necessità del business.

La soluzione di artea.com: Organic ESB

L’EAI è una disciplina cruciale per le aziende moderne che necessitano di un’infrastruttura IT razionale e capace di evolvere rapidamente in modo ordinato. È un cambio di prospettiva che richiede di vedere oltre la singola applicazione o il dato, focalizzandosi sull’efficienza del sistema nel suo complesso.

La nostra proposta per un ambiente aziendale integrato, agile e pronto ad affrontare le sfide del futuro si chiama Organic ESB. Progettata per rispondere rapidamente alle esigenze del business e supportare una vasta gamma di protocolli e standard, la nostra soluzione rende l’integrazione tra applicazioni diverse non solo possibile ma efficiente. Scrivici per saperne di più.

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