COSA SONO LE RETI NEURALI COSA SONO LE RETI NEURALI

COSA SONO LE RETI NEURALI

Pubblicato il 17 Gennaio 2024
6 minuti di lettura

Le reti neurali rappresentano la spina dorsale del Machine Learning e del Deep Learning, due campi in rapida ascesa che stanno rivoluzionando il modo in cui le macchine interpretano i dati e la realtà.

Questa tecnologia si ispira alla complessità e alla versatilità dei neuroni biologici che compongono il cervello umano. Ma come funzionano esattamente?

I pilastri dell'apprendimento: struttura e funzionamento

Una rete neurale è composta da unità di elaborazione chiamate “nodi”, che sono interconnesse in un tessuto complesso, imitando i circuiti neuronali del cervello. Questi nodi ricevono, elaborano e trasmettono segnali sotto forma di dati.

Durante l’elaborazione, ciascun nodo esegue un modello di regressione lineare: un metodo statistico utilizzato per capire la relazione tra due variabili. In seguito, esegue una trasformazione non lineare: una regola matematica che converte un input in un output in modo non direttamente proporzionale. Approfondiamo queste due fasi.

Regressione lineare nei nodi

In una rete neurale, ciascun nodo riceve uno o più input. Questi input possono essere i dati grezzi inseriti nella rete o l’output proveniente da altri nodi. Ogni input è associato a un peso, che rappresenta l’importanza relativa di quell’input per il nodo. Il nodo calcola una somma ponderata dei suoi input, che è essenzialmente un calcolo di regressione lineare. Viene poi aggiunta una soglia (bias), che consente al nodo di regolare il suo livello di attivazione.

Fase 2: Funzione di attivazione e non linearità

Dopo aver calcolato questa somma ponderata, il nodo applica una funzione di attivazione alla sua uscita. Questa funzione è di fondamentale importanza poiché introduce non linearità nel modello. Senza di essa, anche se avessimo molteplici strati di nodi, la rete neurale sarebbe in grado di apprendere solo relazioni lineari tra i dati di input e di output, limitandone significativamente la potenza.

La combinazione di regressione lineare e funzione di attivazione permette a ciascun nodo di fare previsioni e decisioni basate sui dati che riceve e di passare questa informazione lungo la rete.

Nel processo di addestramento, la rete neurale migliora continuamente le sue prestazioni correggendo gli errori. Questo avviene attraverso l’aggiustamento dei pesi e dei bias di ogni nodo (c.d. back propagation). Durante il training, quando la rete fa una previsione che risulta essere sbagliata, i pesi e i bias vengono modificati in modo da ridurre l’errore. Questa continua affinazione permette alla rete di imparare efficacemente a svolgere compiti complessi, migliorando la sua precisione nel tempo.

Dall'input alla decisione: un esempio concreto

Per illustrare come le reti neurali prendano decisioni complesse, consideriamo l’esempio di un sistema di rete neurale utilizzato per il riconoscimento di veicoli in immagini stradali. Questo sistema deve decidere se in una data immagine ci sia o meno un veicolo e, in caso affermativo, di quale tipo.

  • Raccolta e preparazione dei dati: Innanzitutto, il sistema è addestrato con un vasto set di immagini stradali, alcune contenenti vari tipi di veicoli (auto, moto, camion) e altre senza veicoli. Ogni immagine è etichettata correttamente per indicare la presenza (o l’assenza) e il tipo di veicolo.
  • Estrazione delle caratteristiche: La rete neurale analizza ogni immagine, scomponendola in caratteristiche più piccole come forme, bordi, colori e texture. Ad esempio, potrebbe imparare a riconoscere le forme tipiche di diversi veicoli, come quella allungata di un autobus o il profilo più compatto di un’automobile.
  • Applicazione dei pesi: Ogni caratteristica estratta riceve un “peso” basato sulla sua importanza nel determinare la presenza e il tipo di veicolo. Questi pesi sono inizialmente assegnati in modo casuale, ma si adattano e migliorano nel corso dell’addestramento. Ad es. la rete potrebbe imparare che la forma delle ruote è un fattore importante per identificare un veicolo.
  • Elaborazione delle informazioni e funzione di attivazione: Le informazioni ponderate sono poi processate attraverso uno o più strati nascosti nella rete, dove vengono ulteriormente combinate e analizzate. Ogni nodo in questi strati applica una funzione di attivazione, che aiuta a decidere se le informazioni ricevute sono sufficienti per indicare la presenza di un veicolo.
  • Output e decisione finale: Alla fine, la rete produce un output che indica la probabilità che sia presente un veicolo di un certo tipo. Questa decisione si basa sull’analisi complessiva delle caratteristiche, pesate e combinate attraverso la rete.
  • Apprendimento e adattamento: Man mano che la rete viene esposta a più immagini e feedback (correzioni sugli errori commessi), migliora la sua capacità di pesare e interpretare le caratteristiche, diventando più precisa nel riconoscere e classificare i veicoli.

In questo modo, attraverso un processo iterativo di apprendimento e adattamento, la rete neurale impara a prendere decisioni complesse basandosi su variabili specifiche e pesi associati.

Una diversità funzionale: tipologie e loro applicazioni

Le reti neurali si presentano in diverse varianti, ognuna adatta a compiti specifici.

  • Le reti neurali convoluzionali (CNN) sono dotate di strati specializzati, chiamati strati convoluzionali, che analizzano le immagini in piccole porzioni alla volta; sono applicate nel trattamento di dati visivi, essenziali nel riconoscimento delle immagini e nella visione computerizzata, poiché possono identificare pattern come bordi, forme e texture.
  • Le reti neurali ricorrenti (RNN) hanno connessioni che formano cicli, consentendo loro di mantenere informazioni sui dati precedenti (memoria a breve termine); sono state applicate nell’elaborazione del linguaggio naturale e eccellono nell’analisi delle serie temporali, dove la sequenzialità è fondamentale.
  • Le reti neurali artificiali (ANN) nella loro forma più basilare, hanno strati di nodi connessi in modo diretto e semplice; sono molto versatili e quindi utilizzate per un’ampia gamma di applicazioni, dalla previsione di tendenze di mercato all’assistenza sanitaria, grazie alla loro capacità di apprendere da un ampio spettro di input.

Da Rosenblatt al Deep Learning: il viaggio delle Reti Neurali

L’idea di simulare l’intelligenza attraverso reti neurali non è nuova. Dagli anni ’50, grazie al lavoro dello psicologo e informatico statunitense Frank Rosenblatt, la storia delle reti neurali è punteggiata da periodi di intensa promessa e grandi sfide tecniche. Il suo Perceptron è stato uno dei primi modelli di rete neurale artificiale e rappresenta un passaggio fondamentale nella storia dell’intelligenza artificiale. Il modello riceveva vari input, li pesava, e produceva un output binario (ad esempio, 0 o 1). L’idea era che, come i neuroni nel cervello che si attivano o non si attivano in risposta agli stimoli, il “percettrone” potesse imparare a rispondere a specifici pattern di input.

Il lavoro di Rosenblatt ha gettato le basi per la ricerca successiva sulle reti neurali e sull’apprendimento automatico. Sebbene i limiti del Perceptron originale fossero evidenti — era in grado di gestire solo compiti molto semplici e non poteva risolvere problemi che richiedevano la comprensione di relazioni complesse tra i dati — il suo sviluppo ha segnato un passo importante verso la creazione di sistemi capaci di imitare alcuni aspetti dell’intelligenza umana.

Con il tempo, ciò ha portato a sviluppi successivi fino al Deep Learning. Le reti neurali continuano a evolversi, adattandosi e apprendendo in modi che erano inimmaginabili solo qualche decennio fa. Come i neuroni biologici che le hanno ispirate, queste strutture artificiali sono destinate a diventare ancora più sofisticate, aprendo nuovi orizzonti per il futuro dell’intelligenza artificiale.

Come sfruttare le Reti Neurali nell'era di Big Data e AI

La comprensione e l’applicazione delle reti neurali sono cruciali per rimanere competitivi in uno scenario business basato su tecnologie avanzate, automazione e analisi dei dati. Vediamo perché:

  • Automazione avanzata: L’automazione moderna va oltre i compiti ripetitivi semplici. Oggi si tratta di prendere decisioni complesse e di risolvere problemi che richiedono un certo grado di “intelligenza” e apprendimento adattativo. Le reti neurali, con la loro capacità di apprendere da grandi quantità di dati e di migliorare nel tempo, sono fondamentali per sviluppare sistemi di automazione che non si limitano a eseguire compiti, ma li ottimizzano e si adattano a nuove situazioni.
  • Gestione e analisi dei dati: Nell’era dei Big Data, la capacità di analizzare e interpretare con rapidità ed efficacia enormi volumi di informazioni diventa cruciale. Le reti neurali sono particolarmente adatte a questo compito, poiché possono identificare pattern, tendenze e correlazioni nei dati che potrebbero non essere evidenti, aiutando le aziende a prendere decisioni più informate.
  • Innovazione nei prodotti e servizi: Con la loro capacità di elaborare e analizzare dati in modi complessi, le reti neurali permettono lo sviluppo di prodotti e servizi più innovativi e personalizzati. Questo spazia dalla personalizzazione delle esperienze degli utenti (come nei sistemi di raccomandazione) all’identificazione di nuove opportunità di mercato.
  • Competizione nel mercato: La capacità di implementare rapidamente nuove tecnologie e adattarsi ai cambiamenti oggi è fondamentale. Le aziende che utilizzano reti neurali per ottimizzare le loro operazioni, per comprendere meglio i loro clienti e innovare i loro prodotti hanno un vantaggio competitivo significativo rispetto a quelle che non lo fanno.

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Mentre ci immergiamo sempre più nell’era dell’automazione intelligente e delle soluzioni basate sui dati, la comprensione e l’applicazione delle reti neurali diventano imperative per mantenere un vantaggio competitivo. Se la tua organizzazione è pronta a sfruttare il potere del machine learning e dell’intelligenza artificiale, artea.com è il partner che stai cercando.

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